COME NOI VIVIAMO E ALLEVIAMO OVVERO… IL NOSTRO STILE DI VITA
Chi non vuole rispondere su dove vivrà il cane, cosa vuol fare con lui, quelle che sono le abitudini della famiglia affinché gli venga affidato il giusto cucciolo, chi vuole il cucciolo per forza perché “non ha tempo di aspettare” o vuole “quel colore “ e del carattere se ne frega… beh… può andare altrove.
Sappiate che pretendiamo rispetto e trasparenza tanto quanto siamo rispettose e trasparenti noi. Non abbiamo mai detto né pensato che il nostro modo di allevare e di “vivere i nostri cani” sia ottimale: siamo sempre pronte a migliorare, ma in ogni caso abbiamo ottenuto ottimi risultati, e sono questi che ci spronano ad andare oltre. Per i nostri cuccioli ed i loro attuali “proprietari” siamo sempre in prima linea, e sarà sempre così!
C’è chi alleva per passione, e quindi cerca di dare alla luce creature sane e rispondenti allo standard, e chi invece ambisce a creare nuovi australian. Tanto di cappello: a noi basta sapere che i nostri cani ed i nostri cuccioli sono sani, belli e con un carattere meraviglioso che li porta ad agire impeccabilmente in ogni situazione.
E’ un allevamento nato da un sogno… che con tanti sforzi è divenuto realtà.
I nostri cani vivono con noi e oserei dire “per noi”: lasciare il cane sempre in giardino senza mai farlo entrare in casa e senza interagire con lui se non una, due ore al massimo, senza farlo partecipare alla vita di famiglia, esula assolutamente dal nostro modo di vedere la vita con un qualsiasi cane, figuriamoci con un aussie. I nostri cani sono la nostra vita, la gioia che ci danno giorno dopo giorno ci danno la forza di andare avanti e cercare di migliorarci sempre di più.
Ciò nonostante, chiunque venga a casa nostra trova la casa pulita, non si sente “puzza di cane”, le condizioni igieniche sono sempre ottimali e quando ci sono i cuccioli c’è un superlavoro… ma non troverà mai una casa tirata a specchio. Perché?
Perché i nostri cani vivono con noi, stanno in cucina mentre si mangia, vanno avanti e indietro quando si carica la lavatrice (mai nessun cucciolo è fuggito nel momento della centrifuga, mai nessun cucciolo teme il rumoraccio dell’aspirapolvere, non fuggono all’attivazione del phon). Saremmo terrorizzate dalla paura che accadesse qualcosa se i nostri cuccioli nascessero e crescessero lontani da noi anche solo di un metro.
In compenso però i cuccioli escono da questa casa a due mesi che già conoscono bene il loro nome e molto difficilmente sporcano in casa, ma si dirigono verso la porta facendo bene intendere che “gli scappa”. Sono tutti su FB i nostri piccoli: non potremmo mai raccontarvi bugie.
Lavorare bene significa impegnare tempo in tutti i sensi e con tutti loro! Significa anche cercare stalloni che rispondano a vari requisiti che purtroppo pare siano introvabili (in Italia soprattutto). Significa coprire le femmine magari con stalloni stranieri e scoprire che rimangono vuote nonostante vetrini, progesterone e maschi che hanno già riprodotto… o che il maschio scelto non riesce a montare e quindi si deve optare per un maschio di riserva.
Quando abbiamo deciso di allevare lo abbiamo fatto con umiltà e con la stessa identica umiltà continuiamo a farlo. La coscienza ci impone di attenerci allo standard, di selezionare il più possibile lo stato di salute eseguendo più test possibili, e di selezionare le varie tipologie di carattere in base a ciò che ci viene richiesto: sappiamo che l’australian ha una multifattorialità caratteriale e di indole ed ognuno di loro ha una predisposizione e una tempra particolari, per cui ci permettiamo di selezionare per i nostri cuccioli il padrone ideale, e non il contrario.
Ci sono diverse politiche allevatoriali: chi tiene molti cuccioli (ci domandiamo però che vita fanno), e chi invece decide di darli in affido, per tenersi le linee di sangue che interessano, dando allo stesso tempo la possibilità di far fare una vita normale, di famiglia, ai propri piccolini che cresceranno e diventeranno riproduttori sani ed equilibrati.
E’ una scelta, anche questa, come tante altre, in cui la difficoltà maggiore è decidere quelle che saranno le famiglie affidatarie che si sentono investite non solo di una grande gioia ma anche di una grande responsabilità.
Lungi da noi l’idea di creare il campione del mondo, e nemmeno campioni in generale: la nostra idea è di dare vita a cuccioli sani fisicamente, morfologicamente perfetti ed equilibrati caratterialmente, consapevoli che la genetica non è pura matematica e a volte può dare delle sorprese! Non ci permettiamo di mettere in riproduzione cani che abbiano dei difetti anche banali e tanto meno cani displasici o affetti da patologie oculari.
Tutti i nostri cuccioli (ed ex cuccioli) sono su Facebook con i loro padroni felici. Sono cani andati semplicemente in famiglia, ove qualcuno li porta in expo, qualcuno li fa lavorare con le pecore, qualcuno frequenta campi di agility e di obedience. A onor del vero abbiamo anche cani che lavorano sul serio: sono in pet therapy, in protezione civile come cani da ricerca in superficie e cani da soccorso alpino su valanga!
Essere belli e sani a volte significa anche essere comunque bravi e dare delle grandissime soddisfazioni senza essere obbligatoriamente sfegatati o voler raggiungere il massimo dei massimi risultati. Qualcuno di loro sta ottenendo ottimi risultati in expo, e tanti di loro, lastrati ufficialmente o ufficiosamente, sono risultati esenti displasia.
Siamo orgogliose dei nostri cuccioli perché per le loro famiglie sono campioni di amore, come lo sono per noi che li abbiamo fatti nascere e crescere.
Vorremmo far capire a chi ci sta leggendo che c’è una enorme differenza fra “umanizzazione” e “socializzazione”: i nostri aussie sono DOC, non sono “umani” (ehm…a volte pensiamo siano molto migliori di noi umani, a dire il vero), ma sono cani che condividono in toto la nostra vita 24 ore su 24, quotidianamente, oltre ad andare in expo o nei vari campi di lavoro… ma per divertirci, non per acquisire dei titoli! Non vengono umanizzati, bensì vengono resi partecipi alla vita di noi umani (ove per “noi” si intende non un numero ristretto, bensì tutti i bipedi che ci frequentano… e sono tanti). E questa differenza è abissale.
Mettiamo in auge oltre alla stimolazione neurosensoriale dei cuccioli anche giochi di attivazione mentale; questa è semplicemente una scelta che noi abbiamo fatto: solo eseguendo determinati programmi e fornendo determinati imprinting ci sentiamo in grado di stabilire se i cuccioli hanno determinate predisposizioni o meno. Il tutto viene poi avvalorato dai test delle equipe veterinarie che con piacere reciproco (e reciproco divertimento) vengono eseguiti a tempo debito. Alcuni dei nostri cani sono andati in protezione civile in ausilio all’uomo e “per” l’uomo, alcuni fanno pet therapy (seriamente, e non per sentito dire), altri sono andati da persone che hanno fatto di loro dei compagni di vita anche sul loro lavoro (ufficio, studio, scuola addirittura), altri sono andati da educatori cinofili. Nessuno è andato a lavorare solo sulle pecore…molto semplicemente perché siamo in Italia e non siamo un popolo di pecorai e di pastori, ma siamo un popolo di famiglie con genitori, figli (magari neonati) e anche nonni!
A chi pensa che noi siamo “schiave” dei nostri cani, possiamo solo dire che noi abbiamo scelto volontariamente e con estrema gioia questa vita. Allevare significa rinunciare ad una vita normale, perché occorre essere sempre presenti. Ma questo non è mai un sacrificio, poiché ogni giorno i nostri pelosi ci danno gioia infinita, ci comprendono e qualsiasi cosa accada, loro ci restano accanto e comunque a loro modo ci sostengono! Anche a noi sono accaduti fatti spiacevoli, solo che “esserci” significa intervenire in tempo reale e il più delle volte risolvere; non presenziare può essere talmente deleterio che il fatto di accorgersi di qualcosa dopo ore può anche essere fatale.
Siamo un piccolo allevamento che agisce con estrema semplicità, che seleziona attentamente gli accoppiamenti con l’appoggio di professionisti veri che sono tra l’altro diventati amici veri e sinceri, e che fa cucciolate solo quando si ha tempo da dedicare 24 ore su 24 a mamma, cuccioli e contemporaneamente anche a tutti gli altri… Che comunque non sono tanti, perché averne un alto numero significherebbe non poterseli godere e coccolare appieno tutti quanti, ed essere costretti a mollarli nei box. I nostri cani sono innamorati della vita e lo dimostrano non solo a noi, ma a tutti coloro che vorranno venire a conoscerli e a conoscerci!
Sappiamo che tanti pretenderebbero qualcosa di più da un cucciolo e da un allevatore, oppure promesse diverse. Noi possiamo offrire “solo” un’attenta selezione di salute, carattere, predisposizione e valutazione delle attitudini.