DISPLASIA DELLE ANCHE E DEI GOMITI NEI CANI


Su questo argomento non basterebbero centinaia di pagine, perchè ognuno dice la sua, dal singolo proprietario all’allevatore, dal veterinario all’addestratore e così via, perché ogni giorno si scoprono cose nuove, perché è un argomento sempre di attualità, perché ogni volta che si ha un cane si teme che ne sia affetto o che possa diventarlo.

E’ estremamente difficile essere brevi e concisi, ma vogliamo trasmettere pochi concetti con chiarezza e semplicità e anche qualche piccolo consiglio atto alla prevenzione, anche se la genetica qui gioca un ruolo di importanza fondamentale.

Sia i molossi sia i cani da pastore, come anche tutti gli altri cani, di razza o meticci, sono soggetti a patologie ereditarie. Tra le più temute vi sono la displasia dell’anca (HD) e la displasia del gomito (ED). Si tratta di patologie non esclusivamente su base genetica.

Molti sono i fattori che possono indurle: dall’alimentazione fornita al cucciolo in fase di formazione, all’ambiente in cui lo si fa vivere, alle abitudini e allo stile di vita. L’argomento è ormai risaputo: tutti più o meno sono informati su tale patologia che purtroppo è e resterà sempre in agguato, per cui volutamente  non ci dilungheremo in un trattato medico scientifico (che tra l’altro non è di nostra competenza) , bensì ci limiteremo a dare qualche consiglio pratico per prevenirla, dato che (si spera), tutti facciano come noi, cioè mettano in riproduzione cani esenti ed opportunamente certificati ufficialmente.

In Italia non vi è l’obbligo da parte dei singoli proprietari di lastrare il proprio cane, ma è sempre consigliabile farlo ai fini del suo stato di salute futuro e soprattutto in età avanzata: la displasia sfocia sicuramente in problemi artrosici.

Chiunque decida di mettere in riproduzione il proprio cane, dovrebbe essere talmente cosciente da farlo lastrare, al fine di evitare che eventuali patologie si trasmettano indiscriminatamente.

Negli ultimi tempi esiste una forte campagna di sensibilizzazione a tutto questo anche sulla stampa specializzata.

MA…

l’utilizzo di due soggetti esenti non da la certezza matematica che anche i discendenti lo siano, ma certamente la percentuale di tale rischio è ridotta.

Nessuno può garantire che il cucciolo non sia displasico a due mesi: è invece corretto affermarne l’esenzione dei genitori debitamente controllati e quindi idonei alla riproduzione.

Alla luce della seguente tabella si consiglia l’accoppiamento di un soggetto C / 1 con un soggetto A /0 al fine di diminuire il rischio nella discendenza.

I GRADI DELLE ANCHE

HD A = displasia assente

HD B = zona di transizione

HD C = displasia leggera

HD D = displasia media (non ammessa alla riproduzione)

HD E = displasia grave (non ammessa alla riproduzione)

I GRADI DEI GOMITI

BL = border line

ED 0 = displasia assente

ED 1 = displasia leggera

ED 2 = displasia media (non ammessa alla riproduzione)

ED 3 = displasia grave (non ammessa alla riproduzione)

FATTORI AMBIENTALI ATTI ALLA PREVENZIONE:

Evitate al cucciolo passeggiate troppo lunghe, passaggio su ostacoli, scale in salita e in discesa, percorsi troppo ripidi, corse e salti forzati, repentini cambi di direzione.

Una regola da osservare è questa: passeggiata di tanti minuti quante sono le sue settimane di vita: meglio 10 minuti 5 volte al giorno che una strapazzata di 50 minuti in una sola volta!

Evitate pavimenti lucidi e passaggi sul ghiaccio.

Evitiamo tali sforzi fino al 12° mese di vita!

FATTORI ALIMENTARI:

Evitate l’ apporto abbondante di cibo: il cucciolo deve adeguatamente crescere e non “ingrassare”: il troppo peso grava sulle articolazioni compromettendone l’anatomia e la funzionalità; evitate l’abuso di integratori e usateli solo su prescrizione del veterinario; usate un mangime apposito per cuccioli della giusta taglia che permette una crescita graduale corretta con una dieta perfettamente bilanciata: l’aumento del peso deve essere proporzionale a età, costituzione, ambiente e stile di vita.