PERCHÉ UN AUSTRALIAN SHEPHERD?

Semplice…

Perché ….

che siate persone gioiose, sportive, con tanta voglia di fare e magari anche con dei bambini e/o altri animali, e desideriate un amico fedele, simpatico e intelligente…

O siate persone votate all’altruismo e come tanti volontari desideriate avere un compagno di vita con cui fare veramente del bene, con cui lavorare seriamente e che apprenda velocemente

TANTO DA ESSERE UN “TUTT’UNO CON VOI”…

E’ sempre l’ora di un Australian Shepherd!


Quando mi è stato chiesto di scrivere un semplice articolo su questa razza che allevo, mi è venuto in mente questo titolo. Forse perché le tante persone che “desiderano un cucciolo un po’ particolare” e sono indecise fra varie razze ci pongono sovente proprio questa domanda: Mi hanno consigliato un pastore australiano, secondo lei va bene per me e la mia famiglia?”

Ma come fare a descrivere in poche parole quello che è veramente un australian shepherd?

Non basta un libro, non è sufficiente un’enciclopedia, non è sufficiente una vita intera per descriverli: loro, così uguali fra loro ma così diversi…

Molte caratteristiche uguali in tutti, ma ognuno di loro con un’indole, un carattere e una predisposizione differente…

Ed è per questo che ognuno di loro deve necessariamente andare nel giusto nucleo famigliare, che abbia determinati desideri, determinati scopi (agility, expo, compagnia, lavoro) e determinate caratteristiche, ma che indiscutibilmente voglia fare di lui un vero compagno di vita quotidiana.

Narra la leggenda, è probabilmente è storia vera, che siano stati “importati” dai pastori Baschi che li usavano come ausilio per le greggi di pecore Merinos importate dall’Australia.

I pastori a cavallo e l’ausilio degli aussie divenivano un’equipe vincente: questi meravigliosi cani dalla struttura forte e muscolosa, ma agilissimi e intelligenti, capaci di prevenire ogni mossa “sbagliata” delle pecore, hanno fatto breccia sull’attività dei farmers western, tanto da tentarne la riproduzione che è arrivata fino ai giorni nostri, migliorando la loro morfologia, e incentivando le caratteristiche caratteriali.

In America l’aussie è un cane molto comune, basta solo guardare qualche film americano per vederne!…Anche in “Io & Marley”, le spiagge pullulano di aussie!

Il primo Club di razza nacque in America nel 1957 e nel 1976 fu redatto lo standard di razza; in Italia è stato istituito e da poco riconosciuto lo IASA (Italian Australian Shepherd Association) come Club di razza per l’Italia.

Le forze dell’ordine americane lo usano anche come cane antidroga e da salvataggio.

Qualche associazione li istruisce come cane guida per i ciechi.

Ottimo cane da ricerca, in tutte le attività è la rappresentazione ottimale del binomio uomo-cane.

Ma non dimentichiamoci che il sapere “lavorare” non esclude l’essere “bello”…e ovviamente viceversa!

Attualmente molti show vedono come protagonista sul podio un australian shepherd: è un tipo di cane che piace moltissimo anche ai giudici, proprio per la sua bellezza esplosiva e coinvolgente.

Come fare a descrivere la gioia immensa, l’esuberanza, la giocosità, l’intelligenza, la versatilità di questi cani?

Poche nozioni sono doverose, giusto per dare un’infarinatura a chi non li conosce, ma ormai su internet si trova tutto su ciò che sono la sua storia e il suo standard.

Questi “piccoli cani blu” come venivano originariamente chiamati nei rodei per la colorazione del famoso “blue merle” diconsi “australiani”, ma sono originari dell’America. La loro taglia media con uno standard poco differente fra il maschio e la femmina, con un’altezza fra i 51 e i 58 cm. al garrese per i maschi e fra i 46 e i 53 cm. per le femmine, lo rendono un amico fedele per tutti, dai piccini, ai “grandi” e per esperienza personale, persino ottimi compagni per persone piuttosto…anzianotte, che magari se ne innamorano e “lo vogliono tenere” quando i loro famigliari sono al lavoro!

Nati come cani da lavoro per il bestiame, sono stati piano piano inseriti nel mondo attuale dove la loro intelligenza innata li porta a saper fare tantissime cose e ad imparare di tutto in brevissimo tempo. Non occorre essere degli “addestratori provetti” per insegnare loro le basilari regole. Ma quello che è importantissimo è che i piccoli abbiano a monte una corretta socializzazione da parte della loro mamma, dei fratellini e dell’allevatore.

Pur essendo un cane da pastore, ha una devozione particolarissima per la sua famiglia, al cui interno non riconosce semplicemente “un capobranco”… per lui sono tutti “compagni di gioco e compagni di vita quotidiana”, proprio perché è un cane da branco, e all’interno del branco – famiglia si inserisce capendo benissimo quale è il suo ruolo nella gerarchia: ovviamente, come tutti, deve avere comunque una persona di riferimento, e la coerenza nell’educazione da parte di tutti i membri è basilare per non creare confusione nella sua testolina.

La sua intelligenza e la sua predisposizione a cercare di “capire”, si dimostra nella sua velocità nell’apprendere… non solo… a volte ha il potere di stupire. Se con l’aussie si crea un buon rapporto, ci si renderà conto che lui capisce cosa vogliamo ancor prima che noi muoviamo un dito: pare riesca a leggere nei nostri pensieri, e questo è davvero stupefacente.

Pur non essendo un cane da difesa, ha un fortissimo istinto territoriale e per questo è comunque un ottimo protettore della casa e della famiglia.

E’ un cane che deve assolutamente stare e interagire con l’essere umano, non deve essere lasciato solo in un giardino, dove lo stress lo porterebbe a combinare inevitabilmente guai, come scavare buche e altro. Per lui non è importante il giardino, bensì sono importanti e indispensabili l’uomo, adulto o bambino che sia, e una sana attività fisica finalizzata a uno scopo, anche intesa come attivazione mentale.

Una caratteristica che lo rende accessibile a tutti è il pelo: la facile manutenzione e la bellezza dei vari colori è unica…. Direte: ma ha il pelo lungo!!! Sì, a dire il vero è classificato come pelo medio, ma è idrorepellente: lo si asciuga strofinandolo per bene, se necessario una passata di phon, e una volta asciutto una spazzolata e via!.. e soprattutto “non puzza di cane bagnato”, naturalmente a meno che non si sia irrimediabilmente rotolato in pozzanghere maleodoranti… o peggio!

Coda sì o coda no? Terribile dilemma… E’ una questione di puro gusto personale. Ora che la caudectomia è stata vietata, possiamo soltanto ribadire il concetto che “non è la coda che fa l’australian”! In ogni caso anche prima del divieto noi abbiamo sempre lasciato code integre: se madre natura li ha fatti così ci sarà pure un motivo…Talvolta nascono senza coda: ciò significa che uno dei genitori è portatore di anuria…a noi accade! Un semplice esame del DNA può stabilire l’assenza della coda “naturale”, e con tale certificazione si è ammessi a qualsiasi expo.

Lo standard ammette entrambe le tipologie.

4 i colori ammessi dallo standard: blue merle, red merle, tricolor black e tricolor red.

Qualsiasi altra sfumatura (diluizione) non è ammissibile ed è considerata un difetto.

E’ un cane rustico, di poca manutenzione, l’ossatura solida non differenzia molto fra il maschio e la femmina, e l’alta resistenza all’attività lo rendono un cane ineguagliabile e instancabile, sempre pronto ad interagire e stare insieme a noi con esuberanza e curiosità; molto osservatore, raramente è litigioso e anche da adulti, se ben socializzati, non avranno problemi con cani dello stesso sesso (a meno che naturalmente non ci siano femmine in calore in zona… allora sì che due galli non possono comandare nello stesso pollaio!).

Non temono il freddo, adorano acqua e neve, ma non temono nemmeno il caldo: instancabili e vivaci lavorano e giocano anche sotto il solleone quando noi cerchiamo disperatamente il fresco!

Sono cani molto agili, la loro particolarità è il repentino cambio di direzione…tale da farci rimanere strabiliati. Sono compagni ineguagliabili per i bambini, tanto da venire usati in pet therapy. Sono ottimi cani da ricerca: in protezione civile la loro agilità e caparbietà permettono loro di trovare in questo “gioco” un motivo per fare qualcosa di utile. Eccellenti nelle attività sportive, non hanno concorrenti in agility, in fly-ball, disc dog, freestyle e in altre discipline di nuova invenzione.

Per il bestiame, cavalli, pecore, capre e via discorrendo, sono il non plus ultra: per loro è un gioco, sono instancabili e raggiungo lo scopo in men che non si dica: a loro non sfugge nulla, è nel loro DNA, anche se non provengono da linee da lavoro. Se sono portati però a questo tipo di attività, inutile e dannoso relegarli un una casa, in un giardino e lasciarli a una vita “sedentaria”.; questo significherebbe reprimerli e schiacciarli… e renderli infelici, fino a renderli distruttivi.

La loro sensibilità molto particolare li rende unici: la loro espressione, i loro occhi, ti guardano “dentro” per capire cosa vuoi tu da loro…nessuno è come loro. Chi conosce l’australian shepherd non può non innamorarsene.

Vogliamo parlare di genealogia? Per avere un cucciolo sano occorre partire bene, con genitori testati per la displasia dell’anca e del gomito, e per le varie patologie oculari ereditarie. Chi desidera un cucciolo, è bene si faccia mostrare le certificazioni dei genitori: tutti i piccoli devono essere sottoposti a visita oculistica per attestare che anche loro siano geneticamente esenti da oculopatie.


Detto questo, non resta che provare per credere: questi meravigliosi amici, detti anche “il cane che sorride” per il loro particolare sollevamento delle labbra in certe occasioni, sono amici veramente speciali per persone speciali, e chi vorrà allargare il proprio nucleo famigliare con uno di loro, non se ne pentirà mai, purché gli venga assegnato il giusto cucciolo! Ma attenzione…come si dice in giro, gli aussie sono come le ciliegie: uno tira l’altro, e chi ne ha uno solo, prima o poi finirà per averne due, e la vita sarà veramente meravigliosa!