SHUNT PORTOCAVALE O SHUNT PORTOSISTEMICO
Lo shunt portocavale o portosistemico è una malattia curabile se viene diagnosticata in tempo.
E’ una patologia molto complessa difficilmente “riassumibile” in poche parole, ma vale la pena di dare qualche notizia essenziale al suo riconoscimento.
Lo Shunt Portosistemico (PPS) intra e extraepatico è comunque una patologia grave, perché il flusso sanguigno non arriva al fegato come dovrebbe essere, ma arriva direttamente al sistema di circolazione venosa, attraverso la vena cava, dando origine ad una sorta di avvelenamento interno.
Il fegato è la ghiandola più grande che esista in un qualsiasi corpo (anche umano) che funge da filtro per le tossine che vengono normalmente introdotte con l’alimentazione. In questo caso le tossine entrano quindi direttamente in circolo evocando varie sintomatologie, la maggior parte neurologiche, che vengono racchiuse in una sola parola: “encefalopatia epatica”.
Lo shunt può essere congenito (per mancato sviluppo embrionale) oppure acquisito in seguito ad altre malattie o traumi.
Si manifesta con perdita dell’appetito, letargia, mancanza di equilibrio, astenia, disorientamento, vomito incoercibile, fino alla cecità e addirittura allo stato comatoso … tutti sintomi riconducibili ad un disordine del sistema nervoso centrale.
Se non viene riconosciuto, l’ammoniaca che si accumula (che non può venire eliminata perché il fegato non filtra) va ad agire anche sull’apparato renale e vescicale dando origine ad un grave avvelenamento sistemico. E’ quindi bene alimentare il cane con cibo a basso contenuto proteico per diminuire l’accumulo dell’ammonio (prodotto dalla scissione e degradazione delle proteine)
Indispensabili alla diagnosi sono gli esami ematochimici della funzionalità epatica e le indagini radiografiche dell’addome con mezzo di contrasto.
La terapia è solamente chirurgica : l’occlusione può essere parziale o totale, ma c’è un’altra parte importante: il post operatorio; occorre prestare molta attenzione che non si verifichino episodi di ipertensione arteriosa dovuta ad un maggior afflusso di sangue al fegato rispetto al periodo precedente in cui lo shunt era presente.
Se il vostro cane ha questi sintomi, oppure in caso di anestesia o sedazione ha difficoltà al risveglio, parlatene subito al vostro veterinario: i farmaci anestetici e i sedativi vengono metabolizzati dal fegato: se questo non funziona a dovere il fisico li subisce come tossici e quindi riesce a smaltirli molto molto lentamente lasciando sintomi neurologici per più tempo del normale.
Nonostante non vi siano certezze sull’origine dello shunt sistemico, è consigliabile, in caso di nascita di cuccioli affetti, togliere dalla riproduzione i loro genitori.