PARVOVIROSI


La gastroenterite emorragica del cane è una malattia infettiva virale altamente contagiosa, ad altissimo tasso di mortalità, soprattutto nei cuccioli entro il terzo mese di vita .

È una patologia sostenuta da un Virus della famiglia Parvoviridae, genere Parvovirus.

Caratterizzata principalmente da diarrea emorragica, vomito incoercibile e ridotta capacità a combattere le infezioni, nella sua peggior manifestazione da luogo a miocardite (per fortuna raramente), che può portare a morte in 24-72 ore dall’inizio della sintomatologia.

La diffusione può avvenire per contagio diretto o indiretto, sembra che la malattia sia più frequente nel periodo compreso fra Ottobre ed Aprile.

L’animale infetto elimina il virus attraverso gli escreti e i secreti (feci, muco, etc.) in grande quantità, già prima della comparsa dei sintomi clinici.

Esistono due ceppi di Parvovirus:

CPV1:

sintomatologia gastrica e respiratoria che porta il cucciolo a morte certa

e che nella femmina gravida provoca l’aborto.

CPV2:

sintomatologia gastrica e miocardia.

Il virus è nOtevolmente resistente nell’ambiente, anche per 2 anni, una volta eliminato con le feci.

E’ anche dimostrato il passaggio per via transplacentare dalla madre (non vaccinata regolarmente) ai figli.

Il periodo d’incubazione è molto breve: da 3 a 5 giorni: i sintomi si manifestano praticamente subito.

Esistono due forme cliniche:

1) Forma cardiaca (Cuccioli nati da madri non regolarmente vaccinate):

caratterizzata da miocardite acuta; dispnea che non regredisce fino ad evolvere in edema polmonare, con ascite e morte per i cuccioli di 4-6 settimane; questa forma può anche comparire dopo un’ apparente guarigione dalla forma gastroenterica.

2) Forma digestiva

caratterizzata da diarrea talvolta emorragica, vomito, febbre e disidratazione, dorso con una caratteristica deformazione inarcata, depressione del sensorio e mancanza di moto,la temperatura può anche rimane normale.

In caso di sviluppo di malattia, l’intervento del medico veterinario consiste nell’impostare una terapia palliativa di supporto: una fluidoterapia endovenosa per reidratazione, affinché le condizioni generali non si aggravino ulteriormente.

La più alta percentuale di mortalità è infatti causata dalla disidratazione acuta, che si verifica nelle prime 24-48 ore dalla comparsa dei sintomi.

Importantissima una dieta ad alta digeribilità sia nel cucciolo in svezzamento sia nell’adulto:

il parvovirus porta inesorabilmente alla degenerazione del tessuto intestinale con distruzione dei villi che non si rigenerano.

LA VACCINAZIONE E’ L’UNICA PREVENZIONE!

MA A SUPPORTO DI QUESTA, IN CASO DI CUCCIOLATA, OCCORRE SEGUIRE DEI PROGRAMMI DI SANIFICAZIONE AMBIENTALE CON USO DI DISINFETTANTI, E LIMITARE AL MASSIMO LE POSSIBILITA’ DI CONTAGIO PROVENIENTI DALL’ESTERNO!

E’ indispensabile che i cuccioli nascano da madre vaccinata: in questo caso essi assumono naturalmente gli anticorpi attraverso l’assunzione del colostro nelle loro prime ore di vita.

E’ stato ampiamente dimostrato che gli anticorpi materni possono interferire con la vaccinazione fino all’età di 4 mesi e mezzo.

Questo comporta che la vaccinazione deve essere effettuata a partire dal 60° giorno di vita, con richiami vaccinali a distanza di 21 giorni fino al compimento della 18^ settimana, affinché vi sia una adeguata risposta immunitaria nel cucciolo.

Successivamente i richiami sono annuali per tutta la vita del soggetto.